Roma, 7 giugno 2025 – Si è conclusa con un appello al voto per i 5 referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza, la manifestazione per Gaza organizzata oggi a Roma da Pd, M5S e Alleanza verdi sinistra. Dal palco di piazza San Giovanni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno invitato la marea di partecipanti – 300mila secondo gli organizzatori – ad andare a votare. Poi, sulle note di 'Bella ciao', intonate dalla tromba di Paolo Fresu, i leader di Pd, M5S e Avs hanno cantato la canzone dei Partigiani, che poche ore prima aveva aperto il corteo, partito da Piazza Vittorio e arrivato fino a piazza San Giovanni, dove si sono tenuti gli interventi dei leader di opposizione.
Con bandiere, slogan e striscioni il popolo della pace ha fatto sentire a gran forza la sua voce: “Palestina libera”, “Fermiamo il massacro”, “Stop al genocidio”. E nel suo intervento la segretaria Pd ha chiesto più volte alla premier Meloni di ascoltare la voce della piazza “Sanzioni a Israele e stop alle armi, non siamo complici”. Conte ha parlato di “piazza dell'umanità contro uno sterminio sistematico”, mentre Fratoianni ha invitato il governo a “non trascinare l'Italia nell'infamia", infine Bonelli ha chiesto di “fermare il criminale Netanyahu”.

Segui la diretta
"Ci eravamo dimenticati... Andiamo tutti a votare 8 e 9 giugno!". E' l'appello con cui, tutti insieme, i leader di Pd, Elly Schlein, del M5s Giuseppe Conte e di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, hanno chiuso la manifestazione per Gaza in corso a Roma. L'appello è per i 5 referendum su lavoro e cittadinanza.
"Questa piazza lancia un messaggio netto e chiaro: i palestinesi non sono soli, le loro vite contano come quelle degli altri, Palestina libera. Voi mostrate un'altra Italia rispetto a questo governo, l'Italia che non tace e che vuole fino in fondo la pace". Lo dice Elly Schlein nel suo intervento in piazza San Giovanni alla manifestazione per Gaza. La segretaria del Pd si rivolge più volte alla premier Meloni per chiedere da questa piazza che il governo "riconosca finalmente lo Stato di Palestina, perché i palestinesi hanno pieno diritto a vivere in sicurezza e in pace. Non si tratta di maggioranza o opposizione ma di umanità, non ci sentiamo rappresentati da un governo che volta la faccia dall'altra parte".
"Dopo quasi 60mila morti e la distruzione sistematica della Striscia di Gaza, non è più possibile accettare silenzi o complicità: è in corso un progetto politico di annientamento del popolo palestinese. Lo chiamiamo con il suo nome: genocidio". Con queste parole, Walter Massa, presidente nazionale di Arci, è intervenuto oggi in piazza alla manifestazione promossa dalle forze di opposizione.
"Due manifestanti mi hanno rubato la bandiera israeliana mentre stavo a San Giovanni: la Digos era lì e ne ha identificato uno". Lo afferma Klaus Davi, arrivato oggi al corteo del centrosinistra a Roma per Gaza con la bandiera arcobaleno con la stella di David e la bandiera di Israele vessillo del Pride con la stella di David. Momenti di tensione c'erano stati anche all'inizio della manifestazione tra manifestanti e lo stesso Davi, perché il giornalista non indossava anche la bandiera palestinese. Sempre prima della partenza, tensione anche tra fotografi e gli addetti alla sicurezza: c'è stato qualche spintone.
"Maggioranza e governo dovrebbero essere qui con noi e dire con chiarezza che questo massacro, questa barbarie devono finire, non può essere tollerato, non ci sono né dei sé, né dei ma". Lo ha detto il capogruppo Pd Francesco Boccia dal corteo in corso a Roma 'In piazza per Gaza'. "Oggi siamo già oltre ogni immaginazione. Il governo Netanyahu va fermato perché è un governo criminale. E penso che fermando la follia di Netanyahu, si libererebbe anche il popolo israeliano", aggiunge Boccia. "Speriamo che il governo italiano faccia qualcosa di sentito, di vero, di simile a quello che ha fatto la Spagna, dopodiché noi in Parlamento faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità e saremo conseguenti".
Un centinaio di persone si è dato appuntamento davanti alla sinagoga di Roma, in contemporanea con il corteo per Gaza partito da San Giovanni. Hanno sventolato bandiere di Israele e distribuito volantini con alcuni slogan: 'Orgogliosi di essere italiani e sionisti", 'Bring them home now' (riferito agli ostaggi israeliani nella Striscia), 'Free Gaza from Hamas'.
Anche la cantante Fiorella Mannoia, da sempre impegnata sul fronte dei diritti civili, partecipa alla manifestazione per Gaza organizzata a Roma da Pd, M5S e Avs. L'artista ha sfilato assieme alle migliaia di partecipanti, politici e semplici cittadini, per chiedere di fermare il massacro nella Striscia.

"Questa è la piazza dell'umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano. Ci sono misure concrete nella nostra mozione unitaria da cui parte questa iniziativa. La presenza di tantissimi cittadini oggi è il segno che l'opinione pubblica e gli italiani non ci stanno più: stop a questo sterminio". Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nel corso della manifestazione per Gaza promossa con Pd e Avs.
"Sono oltre 300 mila" le persone che partecipano a Roma alla manifestazione per Gaza promossa da Pd, M5s, Avs. Lo riferiscono gli organizzatori dal palco. Il corteo è partito da Piazza Vittorio ed è arrivato a piazza san Giovanni dove sono in corso gli interventi dal palco.

Si stanno alternando gli interventi sul palco dopo che il lungo corteo per Gaza è giunto a piazza San Giovanni. ''La pace è l'unica strada possibile e la pace è disarmata e deve disarmare i cuori, le coscienze e le parole. E per questo serve coraggio come quello di scendere in piazza e continuare a indignarsi per ogni sopruso, ogni uccisione, bambino rimasto orfano'', dice il presidente di Acli, Emiliano Manfredonia.
"Quella di oggi a Roma è un'enorme manifestazione, è la risposta dell'indignazione dell'Italia migliore, che chiede al governo di non trascinare il nostro Paese nell'infamia della storia". Lo ha detto il leader di Alleanza verdi sinistra, Nicola Fratoianni. "Chiediamo il riconoscimento dello Stato palestinese, chiediamo sanzioni e la sospensione dell'accordo tra Ue e Israele e il non rinnovo del protocollo dell'Italia - ha aggiunto - occorrono misure concrete per fermare lo sterminio, la deportazione e la pulizia etnica e si deve fermare l'ecatombe dell'umanità che è davanti ai nostri occhi a Gaza". "Oggi lo chiediamo insieme a un'enorme manifestazione. L'Italia migliore oggi dice a Meloni basta complicità, ipocrisia e codardia", ha concluso Fratoianni.
"Siamo qui in piazza perché vogliamo trasformare l'Italia in un presidio di umanità contro l'orrore di Gaza e per dire basta all'ipocrisia del governo Meloni che chiude gli occhi davanti a questi orrori, basta accordi militari ed economici, fermiamo il criminale Netanyahu". Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, in piazza a Roma al corteo per Gaza organizzato da Pd, M5s e Avs a cui hanno preso parte migliaia di persone.
"La piazza è stracolma e non si vede la coda del corteo. È una grandissima risposta". Lo ha detto dal palco, aprendo gli interventi da San Giovanni della manifestazione pro Gaza organizzata da Pd-M5s e Avs, la giornalista Valentina Petrini. A prendere la parola, in ordine alfabetico: Abubaker Abed, giornalista palestinese; Iddo Elam, giovane israeliano che ha rifiutato il servizio militare e preso parte alle proteste contro il governo Netanyahu; Anna Foa, storica; i giornalisti Rula Jebreal e Gad Lerner; Emiliano Manfredonia, Acli; Walter Massa, Arci; Luisa Morgantini, Assopace Palestina; Atef Abu Saif, ex-ministro palestinese di Al-Fatah; Feroze Sidhw, medico chirurgo che ha operato a Gaza e testimoniato all'Onu; Silvia Stilli, AOI. Concludono i leader delle forze politiche che hanno promosso la mobilitazione: Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni ed Elly Schlein.

Paolo Fresu ha suonato la tromba con una sola mano, tenendo nell'altra la bandiera palestinese. Il trombettista ha così dato il via alla manifestazione per Gaza in piazza San Giovanni, punto di arrivo del corteo che, partito da piazza Vittorio, è stato promosso da Pd, M5s e Avs. Dopo il suo contributo musicale, sono partiti gli interventi degli ospiti dal palco.
Il corteo per la Palestina è in piazza San Giovanni, dov'è stato allestito un grande palco davanti alla Basilica. A breve inizieranno gli interventi. La piazza è già gremita nonostante la temperatura elevata, si parla si oltre 50mila presenti. Tante le adesioni alla manifestazione, presente la classe dirigente del Pd al completo: oltre alla leader Elly Schlein, Beppe Provenzano, Marco Furfaro, Piero De Luca, Francesco Boccia, Chiara Braga, Filippo Sensi. Presenti anche Vincenzo de Luca, Pierluigi Bersani e Massimo D'Alema. Tanti anche del M5s, ad accompagnare il presidente Giuseppe Conte, la vecchia e la nuova guardia del partito.

La testa del corteo per Gaza organizzato da Pd, M5s e Avs ha raggiunto piazza San Giovanni verso le 15, mentre la coda era ancora in piazza Vittorio. Per un percorso di poco più di un chilometro. In piazza il palco per gli interventi. Tra gli striscioni, "Stop genocidio. Forum della pace Versilia" con bandiere dell'Anpi. Contestato il dem Piero Fassino. I manifestanti scandiscono slogan anche contro i media: "Cari giornalisti, non è una guerra ma un genocidio", "Fuori i sionisti dal Pd" e "I bambini devono inseguire i propri sogni non scappare dalle bombe".
Fumogeni, bandiere per la Palestina il grande striscione rosso con scritto 'Basta complicità con il genocidio, Italia fuori dalle guerre imperialiste'. Questa l'azione di protesta organizzata a viale Manzoni, al passaggio del corteo per Gaza, in protesta contro il "tardivo intervento di Pd-M5s-Avs". Il presidio di Fronte Comunista (FC), Fronte della Gioventù Comunista (FGC), Collettivo Militant, Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP) e Giovani Palestinesi d'Italia (GPI) è andato avanti al grido stop il genocidio e Palestina libera. E interventi dal megafono al passaggio dei leader: "Non basta scendere in piazza. Serve una netta posizione contro Israele e e rifornimenti militari. Dopo mesi di silenzio, il vostro, non basta una piazza per scaricarsi la responsabilità", dice il militante dell'Udap dal megafono, continuando l'intervento contro il riarmo.
Secondo le forze di polizia sono circa 10.000 i manifestanti che partecipano all'iniziativa promossa da Pd, M5S e Avs. Tra i leader di partito presenti Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dietro lo striscione che apre il corteo alla partenza. "Quella di oggi è un'enorme risposta di partecipazione del popolo italiano per dire basta alla strage dei palestinesi - ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. Questa è un'altra Italia che non tace, un'Italia che vuole il cessate il fuoco e che chiede il riconoscimento dello Stato della Palestina: questa è l'Italia che vogliamo". A farle eco, il presidente del M5s, Giuseppe Conte: "La presenza di tantissimi cittadini italiani qui oggi è il segno che l'opinione pubblica non ci sta più e chiede lo stop a questo sterminio".
Un ragazzo, con la bandiera palestinese in vita e, legata sulla schiena, la foto del presidente israeliano Netanyahu insieme alla premier Giorgia Meloni, accostata a quella di Mussolini e Hitler, accompagnata dalla scritta 'Oggi come ieri, sempre dalla parte della criminalità', ha fatto il suo ingresso alla manifestazione per Gaza organizzata a Roma da Pd, M5s e Avs. Nel corteo compare anche un cartello con su scritto: "Sono padre, sono cristiano, sono nonno, sono italiano, non sono assassino", parafrasando le dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni ("Sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana").

Alla testa del corteo per Gaza, in piazza Vittorio a Roma, in attesa dell'arrivo del presidente del M5s, Giuseppe Conte, i leader del Pd Elly Schlein e di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, hanno intonato "Bella ciao" insieme ai manifestanti. Intanto si sono alzati i cori di "Palestina libera!"
"Free Palestine" e "Palestina libera". Sono i cori dei partecipanti alla manifestazione per Gaza, a Roma, pronti per partire in corteo da piazza Vittorio Emanuele. In un grosso striscione si legge "Fermiamo il massacro". Tantissime le bandiere dei promotori dell'iniziativa (Pd, M5S e Avs) tra quelle della Palestina.
Una bandiera dello Stato di Israele in mezzo a centinaia di bandiere della Palestina. A portarla alla manifestazione di Roma "contro il massacro di Gaza" è il giornalista Klaus Davi che, con una kippah in testa, si aggira fra i manifestanti che già riempiono Piazza Vittorio, da dove partirà il corteo alla volta di Piazza Dan Giovanni. "Siamo per la pace, siamo contro il fatto che dei bambini innocenti muoiano per la guerra. Sono qui per dire che in Israele c'è una opposizione a Netanyahu. Un premier che è stato eletto democraticamente, ma che la guerra gli consente di restare al potere. Ci vorrebbe un nuovo leader", spiega Davi fra le richieste di selfie e le strette di mano.
Alla manifestazione, che raccoglie le richieste della mozione unitaria presentata in Parlamento, tra cui il cessate il fuoco immediato, la fine dell'occupazione israeliana, la sospensione dell'invio di armi a Israele, l'accesso agli aiuti umanitari a Gaza, la sospensione dell'accordo di associazione Eu-Israele, parteciperanno diverse realtà, tra cui l'Associazione delle Organizzazioni Italiane di cooperazione e solidarietà internazionale e la Fondazione PerugiAssisi. Non ci saranno invece i pro Palestina. "Lacrime elettorali sulla Palestina dopo anni di complicità", commenta l'Associazione degli studenti palestinesi in Italia criticando che la manifestazione.
Massima allerta a Roma per la manifestazione 'In piazza per Gaza - Basta complicità', promossa da Pd, M5s e Avs. Sono attese circa 50mila persone. Il corteo partirà alle 14 da piazza Vittorio per arrivare fino a piazza San Giovanni, dove sono previsti interventi dal palco dei leader di opposizione Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Ieri a Milano si è tenuta, invece, l'iniziativa di Azione e Italia Viva al teatro Parenti.