
Il bilaterale fra la premier Giorgia Meloni e il presidente degli Stati Uniti a margine del G7
Roma, 18 giugno 2025 – Mano mano che la situazione geopolitica mondiale si ingarbuglia sempre di più, è più chiaro che l’opzione ‘trumpiana’ della premier italiana scema di consistenza, e che l’orizzonte italiano torna a essere stabilmente quello europeo. Di fronte a un Trump che sulla guerra all’Iran assume posture da cowboy davvero poco compatibili con il pur deciso sostegno europeo a Israele nella crisi con Teheran ("Sappiamo dov’è Khamenei, ma per adesso non l’uccideremo"), un Trump che addirittura medita se entrare direttamente nel conflitto, ipotizza il coinvolgimento di Putin come mediatore, lascia intendere la possibilità di un indicibile scambio con Mosca (aiutateci a risolvere la crisi con l’Iran e vi lasciamo campo aperto in Ucraina), ecco di fronte a tutto questo diventa evidente che ormai le idee americane divergono radicalmente da quelle dei partner europei e della stessa Giorgia Meloni, che nel sostegno a Kiev e nella condanna di Putin si era giocata buona parte della sua credibilità. E anche l’intenzione della leader italiana di svolgere da mediatore tra Trump e l’Europa si rivela più debole, un po’ perché ha compreso tutti i rischi di mediare con qualcuno che ogni giorno cambia parere e dà l’idea di voler stare in un suk orientale, un altro po’ perché, diciamocela tutta, se la Gran Bretagna o la Francia, potenze nucleari e membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, vogliono parlare con Trump non hanno certo bisogno dell’Italia, chiunque sieda a Palazzo Chigi. La premier, che è persona accorta, si è resa conto di tutto questo e allora cerca una via d’uscita che le garantisca un certo margine di manovra. Propone una dichiarazione congiunta sul cessate il fuoco a Gaza, pur sapendo che di fronte a quanto accaduto e quanto succede è davvero poca cosa. Non le resta che prendere atto che la politica estera italiana deve al più presto riallinearsi con quella del resto dei major europei. Anche se farà fatica ad ammetterlo.