Roma, 18 giugno 2025 – Ci sono anche gli anni Trenta, con il New Deal, tra le tracce della prima prova di maturità 2025. La prima proposta della tipologia B1 - testo argomentativo - è un testo tratto dall'opera dell'autore Piers Brendon, intitolata "Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo". Si parla appunto del New Deal e della 'ricetta' con cui il presidente americano Roosevelt tirò fuori dall’abisso gli Stati Uniti dopo la grande crisi del '29. Di seguito il tema svolto da Cosimo Ceccuti. già professore ordinario presso la facoltà di scienze politiche “Cesare Alfieri” di Firenze e attuale coordinatore culturale e Presidente della Fondazione Spadolini -Nuova Antologia e direttore della rivista “Nuova Antologia”.
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“Insieme non possiamo fallire”. Fu il motto con cui il Presidente americano Franklin D. Roosevelt, eletto alla fine del 1932, riaccese la fiducia pubblica attraverso conferenze stampa e discorsi radiofonici al Paese, dopo il crollo della borsa del 1929. Era l’avvio del New Deal, nel 1933, realizzato attraverso provvedimenti concreti quali: arrestare il panico bancario ed evitare il collasso del sistema finanziario, incaricare ispettori governativi di distinguere fra istituti di credito sani e quelli insolventi, impedendone la riapertura, al fine di ripristinare la credibilità dei risparmiatori.
Azione concreta e comunicazione efficace. Fu questa la chiave del successo dell’azione tempestiva di Roosevelt: sostegno federale alle banche solide, garanzie dei depositi, legislazione di emergenza. Il risultato fu che i depositi in denaro agli sportelli risulteranno superiori ai prelievi. La straordinaria capacità comunicativa del Presidente riuscì a prevalere sul panico della prima ora.
Roosevelt, in un momento così delicato di devastazione dell’economia mondiale, che avrebbe avuto gravi conseguenze politiche, sociali e culturali nell’arco del decennio, riuscì a trasmettere sicurezza ai cittadini usando i mezzi comunicativi che aveva a disposizione: fece comprendere l’operato delle istituzioni, assicurandone la fiducia. Un messaggio ancor più attuale nell’era del digitale e dei social network.
