Domenica 22 Giugno 2025
REDAZIONE POLITICA

Due manifestazioni contro riarmo e guerra a Roma, Parolin: “Bene che ci sia una mobilitazione”

Due gli appuntamenti, in simultanea, nella capitale. E le opposizioni chiedono alla premier Meloni la revoca del Memorandum d'intesa con il governo Netanyahu per la cooperazione militare

Due manifestazioni contro riarmo e guerra a Roma, Parolin: “Bene che ci sia una mobilitazione”

Roma, 21 giugno 2025 – Stop alla collaborazione militare con Israele. È la richiesta al governo di Giorgia Meloni fatta dalle opposizioni, che in una nota congiunta stigmatizzano quanto è avvenuto e sta avvenendo nella Striscia di Gaza. La richiesta di revoca del Memorandum d'intesa con l’esecutivo Netanyahu formulata di Avs, M5S e Pd arriva nel giorno della manifestazione nazionale ‘Stop ReArm Europe - No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo’, in programma a Roma. Oltre 400 le associazioni e i movimenti che hanno preso parte, come Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia. Un appuntamento ‘benedetto’ anche dal segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

Ma, in contemporanea, sempre a Roma, si è svolta anche la manifestazione del coordinamento 'Disarmiamoli' per protesta contro le guerre. Per gli organizzatori si sta assistendo ormai alla "Terza guerra mondiale a pezzi" con "l'attacco diretto di Israele contro l'Iran, il genocidio a Gaza, l'investimento europeo nel conflitto ucraino, la guerra commerciale degli Usa di Trump, la corsa folle al riarmo a cui assistiamo da mesi".

Stop ReArm Europe demonstration against war in Rome
La manifestazione 'Stop ReArm Europe' al Colosseo (Ansa)

Le news in diretta

17:59
Cardinale Parolin: per ora nessun sviluppo sugli appelli del Papa alla pace

"Purtroppo non ci sono sviluppi incoraggianti per ora" sugli ultimi appelli alla pace e alla negoziazione lanciati da Papa Leone XIV, anche proponendo il Vaticano stesso come sede di incontro e di dialogo. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, interpellato dai giornalisti a margine di un incontro nell'ambito del Giubileo dei governanti. Per quanto riguarda invece l'appello alla remissione del debito rilanciato nell'ambito del Giubileo della speranza, Parolin ha ricordato che si tratta di una delle tematiche principali nell'impegno sciale della Chiesa degli anni Duemila.

15:36
Fratoianni (Avs): "Gli italiani dicono basta alla guerra"

"Siamo nel posto giusto, nel posto dove chi crede nella pace deve essere. Oggi è una giornata molto importante per la pace, contro il riarmo, ed è l'ennesima manifestazione degli italiani che dicono basta con la guerra e il genocidio in corso a Gaza: bisogna cambiare strada e lo gridano forte ad un governo silente, complice e subalterno". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs, a margine del corteo contro il riarmo in corso a Roma. L'iniziativa del M5S a L'Aja? "Ogni iniziativa è utile, noi pero' la settimana prossima costruiremo ulteriori iniziative contro il riarmo e contro l'enesima guerra scatenata da Benjamin Netanyahu, oltre a quella di Gaza che nessuno può tentare di oscurare", risponde. I dirigenti Pd oggi non sono in piazza? "Non è che ogni volta dobbiamo discutere su chi c’è chi non c’è. Oggi quello che non stona è una piazza grande, piena di persone che con grande forza, dignità, coraggio e chiarezza dicono basta col riarmo, con la guerra e col genocidio", conclude.

14:55
Parolin: "Bene la mobilitazione contro il riarmo"

Il segretario di Stato vaticano benedice la piazza contro il riarmo. Può aiutare il processo di pace? ''Bene che ci sia una mobilitazione generale per evitare la corsa al riarmo'', ha osservato il cardinale Pietro Parolin a margine di un evento in Campidoglio.

14:36
Al corteo anti-riarmo Ue anche esponenti del Pd

Con 500 associazioni e organizzazioni della società civile per uscire dalla logica della guerra. Fermare la corsa al riarmo, fermare il genocidio in Palestina, recuperare la nostra umanità. Ricominciare a pensare che la guerra globale non sia un inevitabile destino, ma un sistema che si può smantellare". Così sui social Cecilia Strada, europarlamentare dem, che posta foto dal corteo anti riarmo di Roma. Al corteo sono presenti anche altri esponenti del Pd, tra cui Arturo Scotto, Sandro Ruotolo, Paolo Ciani (Demos) e Marco Tarquinio, altro europarlamentare dem, che chiarisce: "Sono qui come persona ma essendo un politico la mia presenza è anche un atto politico. E credo anche per gli altri sia cosi".

14:30
Al corteo 'Disarmiamoli' bruciate bandiere di Israele, Nato e Ue

Nel corso del corteo 'Disarmiamoli' contro le guerre e per la Palestina, promosso da Potere al Popolo, partito da piazza Vittorio, a Roma, sono state bruciate alcune bandiere di Israele, della Nato e dell'Unione Europea. "A fuoco i simboli dell'oppressione", hanno urlato i manifestanti.

Al corteo anti-riarmo anche cori contro Nato e Israele
Bruciata una bandiera di Israele al corteo 'Disarmiamoli' (Ansa)
13:53
Corteo 'Disarmiamoli': siamo in 30mila

"Oggi contro il riarmo e il genocidio in Palestina siamo in 30 mila". È l'annuncio fatto al megafono dagli organizzatori del corteo 'disarmiamoli', di Potere al Popolo, Usb, il movimento degli studenti palestinesi e Cambiare Rotta, a via Cavour, verso i Fori Imperiali. 

13:42
Conte: "Pd assente? Non entro in casa d'altri"

"Una contraddizione che oggi il Pd non ci sia? Non entro in casa altrui, se ritenete che sia una contraddizione fate queste domande al Pd". Il leader del M5S, Giuseppe Conte, glissa alla domanda dei giornalisti sull'assenza dei democratici alla manifestazione Stop Rearm Europe. "Queste sono battaglie troppo importanti, noi le abbiamo allargate dando un respiro europeo, per sospendere il memorandum di cooperazione militare tra Italia e Israele abbiamo firmato una mozione unitaria e il Pd c'è stato e sottolineo anche i passi congiunti e positivamente compiuti insieme", aggiunge il presidente del 5 Stelle.

13:29
Giuseppe Conte alla manifestazione contro il riarmo

''Abbiamo depositato questa mattina con gli altri leader del Pd, Elly Schlein, e di AVS Fratoianni e Bonelli una mozione unitaria in cui diciamo no al genocidio in corso a Gaza e non ci lasciamo distrarre dagli attacchi che il criminale Netanyahu sta conducendo in Iran'', dice Giuseppe Conte dalla manifestazione contro il riarmo a Roma. ''A Gaza si continua a morire sotto le bombe e sotto il cecchinaggio dell'esercito israeliano. Non dimentichiamo la popolazione palestinese che è affamata e non ha ormai scuole, abitazioni,presidi sanitari e continua a morire''.

13:15
Partito anche il corteo 'Disarmiamoli'

Cartonati con Schlein e Von der Leyen soldatesse, slogan "Contro Guerra e riarmo' e 'contro il genocidio' e le note di Bella ciao. Così il corteo nazionale contro le guerre e per la Palestina, promosso da Potere al Popolo, Usb, Cambiare Rotta e il movimento degli studenti palestinesi, è partito da Piazza Vittorio a Roma. Una manifestazione alternativa a quella organizzata dalla piattaforma Stop Rearm Europe. "Come Movimento Studenti Palestinesi in Italia e Associazione dei palestinesi in Italia, siamo nella piazza che non si gira dall'altra parte, che chiama Israele per quello che è: uno Stato coloniale, genocida e terrorista", hanno ribadito i palestinesi in testa al corteo. Manifesti e cori contro il governo e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e contro Israele. Ma anche contro la manifestazione della piattaforma Stop Rearm Europe. 'Porta San Paolo piazza della Guerra', uno dei cartelli esposti dagli studenti che richiamava appunto il punt di raccolta dell'altra manifestazione. Tra i vari striscioni, quello con i volti di Meloni, Salvini, Draghi, Conte, Schlein, Tajani e Renzi, e la scritta 'nessuna delega a chi ha votato per la guerra'.

12:44
Partito il corteo 'Stop ReArm Europe'

Sono partiti da piazzale Ostiense, a Roma, i manifestanti che prendono parte alla mobilitazione nazionale 'Stop ReArm Europe - No a guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo', organizzata in occasione del vertice Nato a L'Aja, in cui i governi europei discuteranno il piano di riarmo da 800 miliardi di euro. In piazza sventolano tante bandiere della pace, della Palestina e di Rifondazione Comunista. "Tutti i sondaggi dicono che la maggioranza dei cittadini è contro la guerra, per questo abbiamo costruito una convergenza così orizzontale. Noi siamo terribilmente preoccupati dal fatto che la legge del più forte sta sovrastando il diritto internazionale", sottolineano gli organizzatori. A quanto si apprende, al momento, cono circa 5mila i partecipanti

12:14
Opposizioni al governo: stop alla collaborazione militare con Israele

Le opposizioni chiedono al governo di interrompere la collaborazione militare con Israele. "Da una settimana ormai le ostilità tra Israele e Iran hanno catalizzato la preoccupazione dell'opinione pubblica mondiale, distogliendo l'attenzione sui crimini contro l'umanità in corso a Gaza e sui piani israeliani di annessione coloniale della Cisgiordania – scrivono in una nota congiunta –. Avs, M5S e Pd hanno più volte sollecitato il governo Meloni - trincerato dietro silente complicità con le criminali politiche di Netanyahu - a promuovere in sede europea la richiesta di sanzioni contro il governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale", sottolineano Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Elly Schlein. "Davanti al massacro di decine di migliaia di civili, però, il governo Meloni si è limitato a qualche parola di circostanza, evitando qualsiasi azione concreta che potesse puntare il dito contro Netanyahu – continua la nota –. Non lasceremo che l'Italia venga macchiata dalla pavidità di Meloni e i suoi epigoni. Questa mattina abbiamo depositato una mozione unitaria - con le nostre prime firme - per chiedere la revoca del Memorandum d'intesa con il Governo israeliano nel settore militare e della difesa, nonché la sospensione di qualsiasi forma di cooperazione militare con Israele. Noi non ci gireremo dall'altra parte, questo massacro non continuerà in nostro nome", concludono i leader dei partiti d'opposizione.

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