
Rissa fra Dino Giarrusso e Omar Fantini all'Isola dei Famosi: nuovi provvedimenti in vista
Isola dei Famosi, così però non va. Sino a questo punto della stagione, il surviving game di Canale 5 condotto da Veronica Gentili con l’opinionista Simona Ventura e l’inviato Pierpaolo Pretelli non aveva riservato alcun momento degno di nota e nessun picco nè in positivo nè, per fortuna, in negativo. Un’aurea mediocritas, come direbbero i latini. Intesa proprio come posizionamento nel mezzo, in una zona equidistante dagli eccessi.
Aurea mediocritas rotta nella puntata di mercoledì 18 giugno dalla follia della rissa fra Omar Fantini e Dino Giarrusso. Insospettabile il primo, provocatore nato il secondo. Totalmente inopportuni e diseducativi gli atteggiamenti di entrambi.
Tanti telespettatori hanno invocato provvedimenti esemplari, vista la natura dello scontro: insulti, minacce e prese per il collo sott’acqua hanno caratterizzato l’orrido momento di televisione a cui hanno dato vita questi due naufraghi. Perché, va sottolineato, Fantini e Giarrusso sono ancora concorrenti dell’Isola dei Famosi 2025.
Con buona pace dei tanti telespettatori che hanno invocato a gran voce l’espulsione dal programma di entrambi i naufraghi. L’espulsione, quindi, non è arrivata. Però, udite udite, ecco il provvedimento della produzione nei confronti di Omar Fantini: la sospensione della sua qualifica da leader fino alla prossima puntata. Ovvero da giovedì a lunedì. Una barzelletta che di certo non può essere considerata una sanzione per un uomo adulto che ha dato vita a una rissa da bar con un altro uomo adulto. Entrambi pagati, giacché in quel momento sul luogo di lavoro.
“Ci saranno altri provvedimenti” ha annunciato il fantomatico Spirito dell’Isola. "Vedrete che la punizione più dura sarà quella di mandargli entrambi al televoto” ha commentato qualche utente del web. “Avrebbero dovuto squalificarli subito tutti e due” ha tuonato qualcun altro. “Intanto sono rimasti sull’Isola altri giorni come se nulla fosse” è stata la considerazione di altri.