Previsione meteo: arriva il caldo. Foto: una ragazza si ripara dal caldo in un'immagine di archivio (Ansa)
Milano, 24 maggio 2025 – Il tempo migliora. Ancora qualche giorno di instabilità, poi dovrebbe esplodere l’estate. Dalle prossime ore l'Anticiclone delle Azzorre proverà ad espandersi verso est, inglobando sotto la sua cupola alto pressoria anche l'Italia: il tempo migliorerà durante questo weekend e tornerà il sole quasi ovunque. Abbiamo avuto 18 giorni perturbati su 23 fino ad oggi, in particolare al Centro Nord con rovesci, temporali e, a tratti, fenomeni intensi come grandinate e tornado.
Sommario
Il meteo del weekend
Lorenzo Tedici, meteorologo di ilMeteo.it riferisce che "l'anticiclone delle Azzorre proverà a mettere un po' d'ordine: il sole sarà prevalente nonostante qualche rovescio specie nelle ore centrali del sabato tra Abruzzo, Lazio e Sardegna e poi tra Sicilia e Calabria. Al Nord andrà meglio salvo qualche acquazzone in montagna".
L'ultima domenica del mese, quella del 25 maggio, sarà invece soleggiata ovunque, dopo gli addensamenti sull'estremo Sud della notte e delle prime ore del mattino. Le temperature saliranno nel weekend, ma non saranno calde: avremo picchi al più di 24-26 gardi e saremo, in generale, sotto o nella media climatica del periodo.
La prossima settimana
Tra lunedì 26 e martedì 27 maggio della prossima settimana è previsto l'ennesimo passaggio di aria instabile al Centro Nord con qualche temporale al Nord Ovest prima e al Centro poi. L'estate vera, quella calda, soleggiata, afosa e con picchi over 30 – dicono gli esperti - dovrebbe arrivare da metà settimana in poi.
L’avvio dell’estate
Giugno si annuncia rovente. IlMeteo.it, in un articolo sul sito, segnalano che “le ultime proiezioni parlano chiaro: già con l'avvio del mese le temperature potrebbero risultare ben sopra la media climatica, con scostamenti rispetto ai valori di riferimento addirittura di +3 gradi su buona parte dell'Europa centro-occidentale, Italia compresa (le anomalie più calde al momento sembrerebbero interessare il Centro Sud e la Sardegna)”. La causa – spiegano gli esperti – va ricercata nella particolare disposizione delle zone di alta e bassa pressione: molto probabilmente dovremo già fare i conti con il temibile anticiclone africano”.
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