Domenica 22 Giugno 2025
LORENZO MANTIGLIONI
Esteri

Bombe russe sull’Ucraina. Ucciso bimbo di un anno. Le piccole vittime sono 632

Il bambino ha perso la vita assieme alla mamma e alla nonna a Pryluky. Trump amaro: "Non penso che Mosca e Kiev firmeranno un accordo".

Il bambino ha perso la vita assieme alla mamma e alla nonna a Pryluky. Trump amaro: "Non penso che Mosca e Kiev firmeranno un accordo".

Il bambino ha perso la vita assieme alla mamma e alla nonna a Pryluky. Trump amaro: "Non penso che Mosca e Kiev firmeranno un accordo".

Seicentotrentadue. Non è un numero qualunque, ma il numero dei bambini uccisi in Ucraina dopo l’invasione da parte della Russia dal febbraio 2022 a oggi. Un dato drammatico, non l’unico purtroppo, che è stato raggiunto nella notte tra mercoledì e ieri, quando un raid di droni ha colpito la città di Pryluky, nell’oblast di Černihiv. L’operazione, che ha riguardato alcune zone residenziali, è costata la vita a cinque persone, come ha reso noto il capo del pronto soccorso regionale, Vyacheslav Chaus. Tra queste, c’è anche un bambino di un anno, il 632esimo – appunto – dall’inizio dell’invasione.

E mentre prosegue il dialogo tra il presidente russo, Vladimir Putin, e quello americano, Donald Trump, continuano gli attacchi di Mosca in un’Ucraina sempre più martoriata da un conflitto che ormai dura da oltre tre anni. E proprio il tycoon ieri è sembrato aver perso molte delle sue iniziali speranze: "Non penso che Russia e Ucraina firmeranno un accordo". E, rispondendo al cancelliere tedesco Merz, che chiedeva una maggiore pressione su Mosca, il presidente americano ha spiegato di aver chiesto a Vladimir Putin di non rispondere ai recenti attacchi ucraini con droni. Un appello rimasto inascoltato.

A Pryluky, il bollettino di guerra, che ovviamente racconta tanto, ma non tutto, non può certo dire come le vittime sono state rinvenute, che cosa c’è dietro la terribile conta delle morti. Perché non solo nella notte ha perso la vita un bambino di appena un anno, ma con lui se ne sono andate anche la mamma di 27 anni e la nonna di 46. Un fatto terribile che però, come purtroppo tutte le guerre ci insegnano, non è completo. Tra i soccorritori, infatti, proprio tra chi è arrivato sul luogo dell’attacco per dare un aiuto ai feriti e per rinvenire gli eventuali corpi tra le macerie, c’era il nonno del bambino. Ed è lo stesso Volodymyr Zelensky a raccontare questo episodio avvenuto nella notte tra mercoledì e ieri. "Uno dei soccorritori – dice il presidente – è arrivato per gestire le conseguenze dell’attacco e così ha scoperto che l’abitazione era la sua: distrutta da un drone ‘Shahed’. Tragicamente, sua moglie, sua figlia e il nipotino di un anno sono rimasti uccisi. E questo è già il 632esimo bambino perso dall’inizio della guerra".

Un fatto drammatico che però non riguarda solamente la cittadina nel nord del Paese, ma che rientra in un raid molto più ampio, come aggiunge lo stesso Zelensky. "Nella notte – continua –, l’Ucraina è stata attaccata da 103 droni e un missile balistico, che hanno preso di mira le regioni di Donetsk, Kharkiv, Odessa, Sumy, Černihiv, Dnipro e Kherson". Ma una guerra non può essere solo un mero contenitore di numeri, è necessario infatti riflettere sul fatto che dietro uno scontro armato ci sono molte (troppe) vittime, spesso dei bambini. Proprio come il “numero 632“.

OSZAR »