Lunedì 9 Giugno 2025
BEPPE BONI
Cronaca

L’Ucraina sotto le bombe. Zelensky critica il tycoon: "Putin uccide i bambini"

Il presidente americano aveva definito Mosca e Kiev come ragazzini che litigano. Continua la vendetta russa: pesantissimi bombardamenti con droni su Kharkiv.

Il presidente americano aveva definito Mosca e Kiev come ragazzini che litigano. Continua la vendetta russa: pesantissimi bombardamenti con droni su Kharkiv.

Il presidente americano aveva definito Mosca e Kiev come ragazzini che litigano. Continua la vendetta russa: pesantissimi bombardamenti con droni su Kharkiv.

Boni

Le fiamme del rogo ucraino hanno ripreso vigore come se un vento ancora più impetuoso e inarrestabile le stesse alzando con pericolosa ulteriore espansione proprio mentre pareva che le speranze pace avessero fatto qualche timido passo avanti. Vendetta, tremenda vendetta aveva gridato al mondo, attraverso i suoi portavoce, il presidente Vladimir Putin, l’uomo che non conosce il sorriso, dopo l’incursione dei corpi speciali di Kiev che hanno distrutto 41 aerei in territorio russo e danneggiato il ponte di collegamento in Crimea alcuni giorni fa. E così è stato con uno degli attacchi di bombe intelligenti e droni più massicci degli ultimi mesi.

Da due giorni, mentre si combatte sempre senza sosta nelle trincee e nei villaggi del Donbass, Kharkiv e Kherson, già città martire, sono state sommerse da un’ondata di ordigni dal cielo. "Il nemico ha colpito nuovamente Kharkiv, questa volta con micidiali bombe aeree teleguidate Kab" ha scritto su Telegram il sindaco della città, Ihor Terekhov. "Una persona è stata uccisa e diverse altre sono rimaste ferite ", ha poi riferito il sindaco parlando del raid di ieri. Nelle precedenti incursioni tra la notte e l’alba precedente, tre persone sono rimaste uccise e 21 ferite a Kharkiv e altre due sono morte a Kherson. E’ la contabilità più recente. E la reazione russa probabilmente non finisce qui, perchè lo zar ha necessità di mostrare i muscoli dopo l’operazione speciale ucraina.

Tutto ciò mentre lo stesso Donald Trump, ora impantanato nel caso della cacciata di Elon Musk, non sa più che pesci pigliare e l’Europ cerca, pur senza grandi risultati, di individuare un percorso di tregua. La guerra continua, dunque, più cruenta di prima e promette di allungare i tempi. Sulle ipotesi di pace spunta anche a sorpresa una dichiarazione del presidente brasiliano Lula: "Un accordo è più vicino di quanto sembri, ma sia il presidente russo sia quello ucraino faticano a spiegare ai rispettivi popoli i propri limiti". Ipotesi suggestiva, ma improbabile. Dall’altra parte dell’ oceano Trump, deluso dall’amico Putin con cui recentemente usa un po’ di bastone e un po’ di carota, con una delle sue battute tese a banalizzare la situazione ha fatto infuriare nuovamente Volodymyr Zelensky. "Il raid di droni di Kiev dei giorni scorsi ha dato a Putin una ragione per bombardare a tappeto. Putin e Zelensky sono come due bambini che litigano al parco, meglio lasciare che combattano ancora un po’". Parole come ceffoni. Replica del presidente ucraino in un’intervista a Abc news: "Non siamo bambini al parco giochi. Putin è un assassino venuto in questo parco per uccidere i bambini".

Mosca intanto accusa Kiev, che smentisce, di aver rinviato lo scambio di prigionieri su larga scala e il rimpatrio delle salme dei soldati caduti, concordati a Istanbul, dove questo aspetto è stato l’unico passo concreto. Ovviamente l’Ucraina nega, accusando a sua volta il Cremlino di "giocare sporco". Come sempre è difficile capire chi la racconta giusta. Da Mosca Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa ai colloqui con l’Ucraina, afferma che il suo Paese ha avviato il trasferimento di oltre 6 mila corpi di soldati ucraini caduti in battaglia e lo scambio di prigionieri feriti e malati di età inferiore ai 25 anni ma "Kiev ha inspiegabilmente rinviato senza spiegazione". Replica via Telegram del Coordinamento ucraino per il trasferimento dei prigionieri di guerra: "Notizia falsa, la Russia manipola la realtà. Le dichiarazioni non corrispondono agli accordi". Ennesima scazzottata mediatica. Intanto cala la notte e l’Ucraina teme un’altro incubo di droni assassini.

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