Mosaici bizantini e basiliche: i tesori di Ravenna
Nella città ‘capitale tre volte’, il Museo dedicato a Lord Byron e la 36esima edizione del Festival cittadino con eventi di musica, danza e teatro

Il fantastico soffitto a mosaico tutto tutto tempestato di stelle nel Mausoleo di Galla Placidia
Entrare nel piccolo, raccolto Mausoleo di Galla Placidia è un’esperienza quasi mistica: alzi gli occhi e ti senti avvolto da un cielo trapunto di stelle, in una notte serena e fantastica. Ravenna, che sedici secoli orsono fu capitale dell’Impero romano d’Occidente e poi divenne avamposto di quello bizantino, è città di meraviglie e non a caso può vantare otto monumenti paleocristiani iscritti nel patrimonio dell’Unesco, dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe a quella di San Vitale, dal Battistero degli Ariani al Mausoleo di Teodorico, il re ostrogoto che nel 493 conquistò la città.
Ravenna è stata ‘caput mundi’ quando ancora altre città non erano arrivate sulla scena della storia e ancora oggi, nelle tessere d’oro dei suoi splendidi mosaici, tramanda la luce di una grandezza eterna. Ravenna è il mare, il porto che già in epoca antica la apriva ai commerci, Ravenna è la lunga spiaggia che parla dell’estate, Ravenna è la pineta, oasi verde che invita a fermarsi nel brusio quotidiano, Ravenna è l’arte, ben accolta e custodita nei suoi ricchissimi musei, il Museo Nazionale, il Mar, il Classis.
Ravenna è la gioia della sorpresa e per molti una vera scoperta, come lo è stata di recente anche per due visitatori illustri, Re Carlo III d’Inghilterra e la regina consorte Camilla che hanno voluto fare tappa proprio qui, durante le loro giornate in Italia. Ravenna ha accolto grandi personalità. Dante Alighieri ne fece l’ultimo approdo di una vita tormentata e Ravenna custodisce le sue spoglie nel cuore della ‘zona del silenzio’, in una tomba neoclassica davanti alla quale ogni sera viene recitato un canto della Divina Commedia. Proprio accanto sorge la Basilica di San Francesco (con la sua cripta allagata) dove il 13 settembre 1321 furono celebrati i funerali del Sommo poeta. Ravenna ha avuto sempre un legame speciale con gli intellettuali e i letterati: nel 1819, per amore della contessa Teresa Gamba Guiccioli, vi arrivò anche Lord Byron che per due anni abitò nel nobile palazzo del centro cittadino, scrivendo qui alcune delle sue opere, come ’Marin Faliero’ e ’I due Foscari’.

Da pochi mesi proprio a Palazzo Guiccioli è stato inaugurato il nuovissimo Museo Byron che ripercorre, con un allestimento emozionante e multimediale, la storia dell’eccentrico scrittore e del suo soggiorno italiano. Ravenna è città di cultura e di musica. Con il concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti, ha preso il via la 36esima edizione di ’Ravenna Festival’ che fino al 13 luglio proporrà oltre cento alzate di sipario con più di mille artisti coinvolti, grandi direttori d’orchestra come Zubin Mehta e Daniel Harding, leggende della musica come Uri Caine, Max Richter e The Tallis Scholars, maestri del teatro come Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, interpreti estroversi e geniali come Stefano Bollani ed Enrico Rava, protagonisti della scena come Alessio Boni, Moni Ovadia e le étoiles della danza. Anche in questo, Ravenna continua a essere capitale della bellezza.