Venerdì 13 Giugno 2025
CLARA LATORRACA
Esteri

Cade il limite dei due figli in Vietnam: ora le famiglie possono decidere da sole

Dopo 37 anni, le famiglie vietnamite potranno decidere liberamente quanti figli avere. Il governo interviene per fermare il calo demografico, offrendo incentivi economici e servizi, e affronta anche lo squilibrio di genere dovuto agli aborti selettivi

Nonno e nipote in un asilo di Hanoi

Nonno e nipote in un asilo di Hanoi

Dopo 37 anni, il Vietnam ha ufficialmente abolito la legge che imponeva alle coppie un massimo di due figli. La norma, introdotta nel 1988 per contenere la crescita demografica in un Paese ancora segnato da decenni di guerra e risorse limitate, è stata revocata il 4 giugno 2025. Ora le famiglie potranno decidere liberamente quanti figli avere.

Il Vietnam ha introdotto la legge che impediva alle famiglie di avere più di due figli alla fine degli anni '80 per ridurre la pressione sulle risorse limitate dopo anni di guerra - prima con la Francia e poi con gli Stati Uniti -, mentre il Paese stava passando a un'economia più orientata al mercato. La popolazione è passata dai circa 62 milioni di allora a poco più di 100 milioni nel 2023, l'anno più recente per il quale sono disponibili i dati.

Sempre meno figli

Le famiglie vietnamite hanno meno figli rispetto al passato: secondo i dati diffusi da Afp, nel 2021 il tasso di natalità era di 2,11 figli per donna - appena superiore al tasso di sostituzione necessario affinché la popolazione non si riduca nel lungo periodo. Da allora, il tasso di natalità è diminuito costantemente: 2,01 nel 2022, 1,96 nel 2023 e 1,91 nel 2024 - un minimo storico secondo il Ministero della Salute di Hanoi. Il declino è particolarmente marcato nella capitale e a Ho Chi Minh, le due città principali del Paese. 

Gli incentivi locali 

Il governo cittadino di Ho Chi Minh City, per far fronte a questa situazione, ha iniziato ad offrire circa 120 dollari alle donne che partoriscono due figli prima di compiere 35 anni. La città offre inoltre alcuni dei più generosi benefici per le famiglie del Paese, tra cui sei mesi di congedo di maternità completamente retribuito e assistenza sanitaria gratuita per i bambini sotto i 6 anni. Le tasse scolastiche nelle scuole pubbliche sono gratuite fino all'età di 15 anni e, a partire da settembre, lo saranno fino alla fine della scuola superiore.

Un problema economico

Il Vietnam teme che il declino del tasso di fecondità, generalmente associato ai paesi ricchi, possa minare il suo dinamismo economico. Il viceministro della salute Nguyen Thi Lien Huong ha avvertito che la riduzione del tasso di fecondità mette a rischio la crescita economica, dal momento che diminuirà il numero di lavoratori e aumenterà invece il numero di anziani. 

Gli aborti selettivi sulla base del genere

Un altro grosso problema per il Paese asiatico riguarda gli aborti selettivi: c’è infatti uno squilibrio di genere legato alla storica preferenza per i maschi. Per questo motivo, è già vietato ottenere informazioni sul sesso del feto e praticare l’aborto per motivi di genere, ma il Ministero ha deciso di intervenire ulterioremente sul tema, proponendo di aumentare le multe contro la selezione del sesso del feto, triplicandole. Il rapporto tra i sessi alla nascita, seppur migliorato negli ultimi decenni, rimane squilibrato con 112 maschi ogni cento femmine.  

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