Domenica 6 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Budapest Pride, la sfida a Orban: “Siamo 200mila, la parata più grande di sempre”. Il sindaco: “Oggi è qui la capitale d’Europa”

Una parata pacifica, tra bandiere arcobaleno e cartelli contro il premier ungherese. Tra la folla, il coro con ‘Bella Ciao”. Presenti i leader del Pse. Schlein: “Non si può vietare l’amore per legge”. L’ultradestra blocca il ponte con le auto, Greta Thunberg: “Attacco fascista ai diritti umani” Manifestazioni anche a Milano e in altre 5 città italiane

Budapest Pride, la sfida a Orban: “Siamo 200mila, la parata più grande di sempre”. Il sindaco: “Oggi è qui la capitale d’Europa”

Roma, 28 giugno 2025 – Oltre 200mila persone provenienti da tutta Europa al Gay Pride di Budapest, diventato il simbolo della protesta contro il governo sovranista di Viktor Orban, che ha vietato la manifestazione e annunciato "conseguenze legali". Nella capitale ungherese ci sono anche i leader del Partito socialista europeo, presente anche la segretaria dem Elly Schlein. “Non si può vietare l’amore per legge”, ha detto.

In testa al corteo il sindaco della città, tra la fiumana di persone anche l'attivista per il clima Greta Thunberg: “Il Pride riguarda la resistenza, l'amore e la celebrazione di ciò che siamo. È un attacco fascista ai diritti umani, ma l'amore non può essere proibito". L’ultradestra ha bloccato con le auto il ponte Szabadsag, ma finora non si sono verificati scontri. La polizia nazionale, in un comunicato: “I manifestanti non collaborano”. Gay pride oggi anche a Milano – con la defezione della comunità ebraica che non ha gradito l'uso del termine 'genocidio' nel documento politico degli organizzatori – Bologna e altre 4 città italiane

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Migliaia di persone sono arrivate da tutta Europa per partecipare al Budapest Pride
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Migliaiaia di persone sono arrivate da tutta Europa per partecipare al Gay Pride di Budapest, nonostante il divieto del primo mnistro ungherese Viktor Orbán. Contromanifestazione dell’estrema destra

18:15
Il sindaco di Budapest: "Avete fatto di Budapest la capitale dell'Europa"

 

"Per oggi avete fatto di Budapest la capitale dell'Europa". È quanto ha detto il sindaco della capitale ungherese, Gergely Karácsony, nel discorso pronunciato al termine del Pride, che lui ha reso possibile sfidando la legge anti-gay e il divieto voluto da Viktor Orban. Secondo il sindaco liberale ambientalista, dal Pride di oggi arriva un messaggio chiaro: "non hanno il potere su di noi", ha detto, sottolineando, secondo quanto riporta il sito Telex.hu, che tutti i poteri oppressivi hanno in comune il fatto che un giorno finiscono. Il sindaco ha concluso il suo discorso ringraziando la polizia per il lavoro svolto.

18:03
Manifestazione record: numeri che non si vedevano dalla caduta del Muro di Berlino

Una marea umana, colorata e pacifica, ma molto determinata a contrastare il veto di Orban ha invaso Budapest. Più forti dei divieti, delle intimidazioni e delle minacce di Viktor Orban, quasi 200mila tra giovani e meno giovani, tra coppie etero e quelle arcobaleno, parlamentari e gente comune, hanno urlato la loro voglia di libertà, di democrazia, di tolleranza, di rispetto dei diritti di tutte le minoranze, in Ungheria. Una manifestazione da record con numeri che non si vedevano dal 1989 quando gli ungheresi scesero in piazza per festeggiare la caduta del Muro di Berlino. Come sempre canti, balli, musica sparata dai camion, bandiere di tutti i tipi, dalle tradizionali della comunità Lgbti+ a quelle dei singoli Paesi. Su tutte spiccava un mega striscione di un centinaio di metri raffigurante la bandiera azzurra europea.

Tra i cartelli, tantissimi contro Orban, ma alcuni anche contro Ursula von der Leyen. Uno di loro recitava così: "Devi decidere se difendere Orban o la democrazia". Insomma, molto più di una semplice marcia a favore dell'orgoglio omosessuale. Questo Budapest pride, conclusosi senza alcun incidente, ha assestato un colpo durissimo al governo sovranista magiaro, che aveva vietato l'evento per legge e fatto sistemare telecamere per il rilevamento facciale lungo il percorso. Il partito dell'ultradestra Patria Nostra (Mi Hazank) ha minacciato di chiudere il ponte della Libertà, sul quale è passato il corteo, ma all'arrivo c'era solo uno sparuto gruppo di estremisti e tutto è filato via liscio. Nessuno in Ungheria pensa alla possibile spallata di piazza, tuttavia secondo molti questa manifestazione potrebbe essere un segnale importante a favore del cambiamento. Gli occhi sono puntati sulle elezioni dell'anno prossimo dove Viktator, come lo chiamano i critici, potrebbe avere qualche difficoltà a succedere a se stesso. Oggi, però, il premier magiaro ha preferito evitare la mano pesante e si è limitato ad un post bucolico con i tre nipoti e la scritta: "Orgoglioso di loro". E il suo principale sfidante alle elezioni, Peter Magyar, aveva avvertito che "se qualcuno oggi si farà male, solo Orbán ne sarà responsabile". 

17:49
Elly Schlein: "Meravigliosa partecipazione popolare con 200mila persone"

"Meravigliosa partecipazione popolare oggi con 200mila persone al Budapest Pride. La migliore risposta all'autoritarismo di Orban. Noi qui per difendere libertà e democrazia, per difendere un'idea precisa di Europa. L'amore non si può vietare per legge". Lo scrive sui social Elly Schlein, postando un video dal Pride in cui tra le altre cose canta 'Bella ciao'.
 

17:27
Il sindaco di Budapest ironizza: "Grazie Orbán per aver promosso una società più tollerante"

Il sindaco verde di Budapest, Gergely Karacsony, ha elogiato l'affluenza record. "Grazie, Viktor Orbán, per aver promosso una società più tollerante", ha ironizzato su Facebook

16:12
La presidente del Pride: "Siamo 200mila, è il Pride più grande di sempre"

Un numero record di persone si è presentato al Budapest Pride, secondo gli organizzatori, sfidando il divieto governativo che ha segnato una forte opposizione ai diritti LGBTQ nell'Unione Europea. "Crediamo che ci siano tra le 180mila e le 200mila persone, è difficile fare una stima esatta perché non ci sono mai state così tante persone al Pride di Budapest". È quanto ha dichiarato all'Afp la presidente del Pride, Viktoria Radvany, sottolineando la straordinaria partecipazione al Pride che Viktor Orban ha dichiarato fuorilegge.

16:08
Comune di Budapest: 120.000 partecipanti

Fonti del Comune di Budapest, che ha promosso la sfilata del Pride nonostante il divieto per legge del governo Orban, parlano di almeno 120.000 manifestanti al corteo che ha invaso la capitale ungherese. "Un enorme successo", dicono soddisfatti.

15:33
C'è anche Greta Thunberg: "Resistenza, amore e celebrazione di ciò che siamo"

Anche l'attivista per il clima Greta Thunberg sta manifestando al Budapest Pride. "Oggi mi sono unita a migliaia di persone a Budapest, in Ungheria, dove Viktor Orbán ha vietato la marcia del Pride. Il Pride riguarda la resistenza, l'amore e la celebrazione di ciò che siamo", ha affermato in un video sui social aggiungendo che il divieto "è un attacco fascista ai diritti umani, ma l'amore non può essere proibito".
 

Budapest Pride, la sfida a Orban: “Siamo 200mila, la parata più grande di sempre”. Il sindaco: “Oggi è qui la capitale d’Europa”
15:32
Schlein ha raggiunto lo spezzone italiano: accolta dai cori

La segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein, assieme ai parlamentari Zan, Corrado, Benifei e Strada, ha raggiunto lo spezzone italiano del corteo al Budapest Pride. "La presenza italiana - si legge in una nota del Pd - è particolarmente numerosa e la segretaria è stata accolta con molto entusiasmo e con cori che ripetevano il suo nome".
 

Budapest Pride, la sfida a Orban: “Siamo 200mila, la parata più grande di sempre”. Il sindaco: “Oggi è qui la capitale d’Europa”
15:15
Polizia: "Manifestanti non stanno collaborando"

Mentre il Budapest Pride si sta snodando pacificamente nel centro della capitale, e decine di migliaia di persone stanno manifestando pacificamente, la Polizia nazionale ha diffuso una nota online circa l'andamento della giornata: "Gli organizzatori del corteo vietato non collaborano con la polizia. Il traffico stradale e pedonale sul luogo del corteo è caotico. Il percorso effettivo del corteo annunciato è incerto. Il traffico è paralizzato. La Polizia - conclude il comunicato - sta facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza sul tratto stradale interessato".
Nonostante la nota della Polizia, lungo il corteo ci sono solo pochi agenti a volto scoperto e alcuni blindati della polizia defilati agli angoli delle strade. Si sono registrati solo alcuni episodi di contestazione assolutamente non violenta da parte di alcuni elementi isolati contrari alla marcia, ma sinora nessun incidente. Gli unici boati quelli della folla felice nei pressi dei camion che sparano musica tecno a tutto volume.
 

Budapest Pride, la sfida a Orban: “Siamo 200mila, la parata più grande di sempre”. Il sindaco: “Oggi è qui la capitale d’Europa”
15:00
Il sindaco di Budapest in testa al corteo

In testa al corteo il sindaco della città, Gergely Karácsony, accolto dall'ovazione della folla. Anche la folta delegazione di deputati ed eurodeputati del centrosinistra europeo si è unita al corteo. In precedenza i leader politici, tra cui Elly SchleinCarlo Calenda e la vice premier spagnola Jolanda Diaz erano rimasti nel giardino del palazzo comunale per oltre un'ora. Al momento il corteo avanza in un clima di festa tra bandiere, canti e balli.
 

Budapest Pride, la sfida a Orban: “Siamo 200mila, la parata più grande di sempre”. Il sindaco: “Oggi è qui la capitale d’Europa”
14:50
Luxuria: "Quando si vieta una manifestazione si chiama fascismo"

"Nel cuore dell'Europa non si può tollerare che si vieti una manifestazione: oggi c'è il Pride, domani può toccare alle donne e poi agli oppositori politici. Quando si vieta una manifestazione si chiama fascismo". Lo sottolinea Vladimir Luxuria che oggi non sarà presente a Budapest per un impegno preso precedentemente per il Pride che si svolge a Ostuni. Per questa ragione, aggiunge, "non si può essere silenti. È un campanello. Ed è per questo che ci saremmo sentiti più tutelati se ci fosse stata una presa di posizione". Anche perchè si dice che "chi tace acconsente".

13:07
L'ultradestra blocca il ponte di Budapest

I militanti del partito estremista ungherese Patria Nostra hanno bloccato con le auto il ponte Szabadsag, tappa del percorso programmato del Pride, che a momenti partirà dal municipio di Budapest. La polizia non sta intervenendo.

12:25
Calenda: Meloni dica parole chiare

"C'è un punto cruciale: difendiamo i valori europei che sono la base della democrazia liberale. L'amore non può essere vietato. Chi non lo capisce non si riconosce nei valori europei. Inviterei la Meloni a dire parole chiare al riguardo". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, parlando dal Pride di Budapest. "Per un liberale come me vietare una libera manifestazione è inaccettabile. Tutti i liberali europei devono protestare contro il regime di Orban che deve scegliere se stare in Europa o no", ha aggiunto. 
 

Oggi il Pride di Budapest, sfida al divieto di Orban
"Italiani al Pride di Budapest. Con Elly Schlein, CarloCalenda, Giulia Pastorella e Federica Valcauda" così il responsabile esteri di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, su X
12:17
I cortei in Italia

Mentre una delegazione di Arcigay partecipa al Pride vietato di Budapest, sono sei i cortei che oggi, nella giornata in cui si celebra l'anniversario dei moti di Stonewall, attraverseranno le città per l'Onda Pride, la grande manifestazione nazionale organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali. Sfila oggi a Bologna il Rivolta Pride, con appuntamento alle 15:30 ai Giardini Margherita, mentre a Bolzano debutta il Südtirol Pride, con ritrovo alle 15 partenza in Piazza Verdi; il Milano Pride ha fissato il suo concentramento alle 15 in via Vittorio Pisani mentre il Salerno Pride partirà alle 17:30 da Corso Vittorio Emanuele; in Sardegna sfila il Sassari Pride con raduno alle 17 in piazza Università, domani toccherà alla Sicilia con il Ragusa Pride: partenza alle 18:30 da Porto Venere.

10:56
Schlein: non si può vietare l'amore per legge

"Siamo qui per la libertà e la democrazia. Tu non puoi vietare l'amore per legge. Non puoi cancellare l'identità delle persone, il nostro corpo, siamo persone abbiamo diretti. Vietare il pride è una violazione dei diritti costituzionali europei". Lo ha detto la leader del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa a fianco della presidente del gruppo S&d al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez a poche ore dal Budapest pride.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa a fianco della presidente del gruppo S&d al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez (maglietta viola con scritta), a Budapest, 28 giugno 2025 (Ansa)
La segretaria del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa a fianco della presidente del gruppo S&d al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez (maglietta viola con scritta), a Budapest, 28 giugno 2025 (Ansa)
09:54
L'ultradestra sullo stesso percorso del Pride

Con l'autorizzazione della polizia, una manifestazione di estrema destra è cominciata a Budapest, sulla stessa piazza davanti del municipio dove cominceranno a radunarsi alle 14 i partecipante del Pride. Un'altra manifestazione del partito estremista Patria Nostra (Mi Hazank) è prevista sullo stesso percorso annunciato del Pride, e un deputato del partito Elod Novak ha minacciato di chiudere il ponte Szabadsag (Libertà) sul quale intende passare il corteo. "Se la polizia non fa nulla per impedire la marcia Lbgt, faremo noi con i nostri mezzi", ha detto. Gli organizzatori del Pride valutano di modificare il percorso annunciato.

07:35
Cosa c'è da sapere

La coalizione di governo ungherese ha modificato le leggi e la Costituzione per vietare la celebrazione annuale e "proteggere i minori", ma mentre Orban si è sentito incoraggiato dall'offensiva anti-diversità di Donald Trump, le sue iniziative hanno suscitato proteste in patria e condanne da parte dell'Ue e dei gruppi per i diritti umani. Ieri il premier ha avvertito che, anche se la polizia non "disperdera'" la 30esima edizione della marcia del Pride, coloro che vi prenderanno parte devono essere consapevoli di andare incontro a "conseguenze legali".  Ministri di diversi paesi dell'Ue e decine di parlamentari europei parteciperanno, sfidando il divieto, come accaduto a Mosca nel 2006 e a Istanbul nel 2015. "Non stiamo solo difendendo noi stessi. Se questa legge non verrà abrogata, l'Europa orientale potrebbe trovarsi ad affrontare un'ondata di misure simili", ha dichiarato Viktoria Radvanyi, organizzatrice del Pride. La presidente dell'Ue Ursula von der Leyen ha invitato le autorità ungheresi a revocare il divieto e lo stesso hanno fatto 33 Paesi che si sono espressi a sostegno della marcia. Mentre gli organizzatori della parata rischiano fino a un anno di carcere, i partecipanti possono incorrere in multe fino a 500 euro.

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