Roma, 14 giugno 2025 – Stipendi più ricchi fra giugno e luglio ma non per tutti. Arriva infatti, nelle buste paga di lavoratori e pensionati, la 14° mensilità, in pratica uno stipendio in più sul modello della tredicesima, prevista a Natale. Ma attenti. Non si tratta di una integrazione obbligatoria e non è prevista nella legislazione italiana. Ma è una mensilità aggiuntiva prevista, con le modalità fissate dall’Inps, per i pensionati e dai contratti di lavoro firmati dal sindacati per alcune categorie.
Sommario
A chi spetta la quattordicesima
Tra i principali contratti collettivi che prevedono la quattordicesima ci sono:
- gli istituti di credito
- le assicurazioni
- il commercio
- l’autotrasporto merci e la logistica
- gli studi professionali
- le imprese di vigilanza
- il turismo
- gli operai agricoli
- l’edilizia e l’alimentare
Quanto si incassa in più
L'importo della quattordicesima si ricava dalla somma delle singole rate che il dipendente matura ogni mese nel suo lavoro in azienda o nella pubblica amministrazione. Solitamente il periodo di maturazione decorre da luglio a giugno dell'anno successivo. La somma viene poi erogata in un'unica soluzione a seconda delle scadenze previste dai singoli contratti collettivi.
Come si calcola
Durante il periodo di maturazione delle singole rate della quattordicesima si possono verificare assenze dal lavoro che, in alcuni casi, influenzano l'importo finale. Generalmente, i lavoratori maturano comunque ratei legati quando sono assenti per: malattia (nei limiti del periodo contrattualmente previsto in cui il lavoratore ha diritto alla retribuzione); congedo di maternità e paternità; infortunio e malattia professionale; ferie, permessi, festività, ex festività. Mentre non maturano quattordicesima le assenze per: malattia e infortunio oltre il periodo massimo contrattualmente previsto; congedo per malattia figlio; sciopero; aspettative e permessi non retribuiti; assenze ingiustificate; sospensione dal lavoro dopo provvedimento disciplinare.
I pensionati
Per i pensionati Inps beneficiari di un assegno sociale l'importo varia da un minimo di 336 fino ad un massimo di 655 euro, a seconda dei anni di contributi. Per i lavoratori dipendenti, l'importo è generalmente pari ad una mensilità di stipendio.