Roma, 5 giorno 2025 – La Bce ha tagliato i tassi di interesse di un altro 0,25%. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha infatti deciso di tagliare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento. Si tratta dell'ottavo taglio consecutivo applicato da giugno 2024. Il tasso sui depositi scenderà quindi al 2 per cento (il riferimento più importante), quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15 per cento e quello relativo ai prestiti marginali al 2,4 per cento. E’ l’ottavo taglio consecutivo operato dalla Bce.
L’inflazione
La Bce ha rivisto al ribasso di 0,3 punti percentuali, rispetto alle previsioni di marzo, le stime sull'inflazione che nel 2025 è ora prevista al 2%. “Nello scenario di base delle nuove proiezioni degli esperti dell'Eurosistema, l'inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,0% nel 2025, all'1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027. Le revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo, di 0,3 punti percentuali per il 2025 e il 2026, riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell'energia inferiori e di un rafforzamento dell'euro”, lo scrive la Bce nel comunicato al termine del consiglio direttivo.
La risposta delle Borse
Borse europee in territorio positivo dopo l'ottavo taglio del costo del denaro da parte della Bce che, con una decisione ampiamente attesa, ha portato il tasso sui depositi al 2%. A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,34%, più tonica Francoforte +0,5%. Bene anche Parigi, Amsterdam e Madrid tutte in zona 0,3% mentre Londra guadagna lo 0,24%.
Borse europee che poi hanno avuto una chiusura mista: il Cac 40 di Parigi termina la sessione in leggero calo -0,18% mentre il Dax di Francoforte registra un rialzo dello 0,19% e l'Ftse 100 di Londra dello 0,11%.
Milano, maglia rosa, avanza dello 0,74%. Gli indici viaggiavano positivi dopo il taglio dei tassi da parte della Bce ma poi si sono indeboliti in quanto gli investitori hanno ridotto le scommesse di un nuovo allentamento monetario per la fine dell'anno: la presidente dell'Eurotower Christine Lagarde ha frenato sulle aspettative di un'ulteriore riduzione spiegando che con la mossa di oggi "ci stiamo avvicinando alla fine del ciclo" e riferendo che "non si è parlato di tasso neutro" e che per i prossimi direttivi le decisioni saranno prese "a seconda dei dati". Poi verso il final di seduta, hanno recuperato.
Calano le stime del Pil dell’Eurozona
La Bce ha limato le previsioni di crescita economica dell'area euro per il prossimo anno. Ora indica più 0,9% del Pil nel 2025, più 1,1% nel 2026 e più 1,3% nel 2027. Lo scorso marzo i tecnici dell'istituzione prevedevano una espansione allo 0,9% per il 2025, all’1,2% per il 2026 e all’1,3% per il 2027.

L’effetto sui mutui
Facile.it e Mutui.it hanno stimato che, con questo tipo di intervento, la rata di un finanziamento variabile standard dovrebbe diminuire nei prossimi mesi di circa 17 euro, passando dagli attuali 618 euro a 601 euro. Questo potrebbe essere l'ultimo taglio della Banca centrale; i Futures sugli Euribor a 3 mesi (aggiornati al 28 maggio), prevedono che l'indice continuerà a scendere toccando il minimo entro fine anno, con una rata che, per il finanziamento standard, arriverà a 597 euro per poi stabilizzarsi, al netto di qualche piccola oscillazione, per tutto il 2026. Sebbene una parte degli analisti veda spazio per un ulteriore taglio dopo quello di giugno, la corsa al ribasso delle rate variabili sembra essere vicina alla fine.
Chi è oggi alle prese con la richiesta di un mutuo, quale tasso dovrebbe scegliere? Secondo le simulazioni di Facile.it, sul mercato sono arrivate le prime proposte a tasso variabile inferiori rispetto ai fissi; per i primi le migliori offerte partono da un tasso (Tan) del 2,53% corrispondente ad una rata di 567 euro contro il 2,66% del tasso fisso, pari ad un esborso mensile di 575 euro.
Le simulazioni del Codacons sui mutui
L’associazione dei consumatori Codacons ha poi effettuato alcune simulazioni sull’effetto dei tagli sui mutui. Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra -156 e -324 euro – analizza il Codacons –. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produce un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua.
L’allerta della Fabi
Ma la Fabi, il sindacato autonomo dei bancari, mette in evidenza come al taglio del tassi negli ultimi anni non sia corrisposto un proporzionale calo delle rate dei mutui. La discesa del tasso Bce di 250 punti base, dal 4,5% di settembre 2023 al 2% di oggi, “è valsa, finora, una riduzione di soli 118 punti base per i tassi di erogazione di mutui per abitazione alle famiglie” calcolata come differenza tra il Taeg a ottobre 2023, pari a 4,72%, e Taeg a marzo 2025, pari a 3,54. Lo scrive la Fabi in uno studio dopo la decisione di politica monetaria. “Se a ciò si aggiunge il fenomeno della ricrescita, seppure lenta, dei tassi di interesse sui mutui a tasso fisso, così come registrata nei primi mesi del 2025 – prosegue la Fabi – anche il taglio odierno del costo del denaro da parte della Banca centrale europea corre il rischio di mettere a dura prova l'attrattività delle nuove offerte di prestiti da parte del settore bancario e di avere effetti meno incisivi del previsto nel rilancio della liquidità nel tessuto economico”.
Le parole di Lagarde
"La manifattura si è in parte ripresa”, grazie alle tensioni commerciali che hanno spinto ad anticipare le vendite, “ma i servizi più orientati al mercato domestico stanno rallentando, e i dazi e l'euro più forte rende più difficile per le aziende esportare”: lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde. la presidente ha spiegato che però “ci sono molti fattori” che rendono l'economia dell'Eurozona resiliente: un mercato del lavoro robusto, stipendi che si stanno rafforzando e spingono i consumatori a spendere, e l'aumento della spesa per la difesa che rafforza la crescita.

"Sono fermamente motivata, anzi, sono sempre stata pienamente determinata a completare il mio mandato". E' con toni netti che la presidente della Bce Christine Lagarde smentisce le voci su sue dimissioni anzi tempo. E rivolta ai cronisti aggiunge: "mi dispiace non mi vedrete allontanarmi".